Quello della badante è un lavoro come gli altri, in quanto tale se vengono lavorate ore extra vanno riconosciute. Ma quando e quanto si paga lo straordinario?
Come descritto in precedenti articoli la badante diurna lavora massimo 40 ore la settimana, quella convivente 54, quella notturna massimo 12 ore a notte.
Ogni tipologia di badante ha diritto a delle ore di riposo. Se viene chiesto loro di lavorare in questi momenti ovviamente va riconosciuto lo straordinario.
Vi è anche una distinzione tra straordinario e maggiorazione, andiamo quindi per gradi a analizziamo via via come chiedere lo straordinario, quando è straordinario e quando è maggiorazione, quali sono le tipologie di straordinario.
Come richiedere lo straordinario alla badante
Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Colf e Badanti (CCNL) regola all’articolo 15 la gestione dello straordinario.
Secondo il CCNL le “ore di lavoro straordinario debbono essere richieste con almeno un giorno di preavviso, salvo casi di emergenza o particolari necessità impreviste. In caso di emergenza, le prestazioni effettuate negli orari di riposo notturno e diurno sono considerate di carattere normale e daranno luogo soltanto al prolungamento del riposo stesso; tali prestazioni devono avere carattere di assoluta episodicità e imprevedibilità”.
Quindi l’orario di lavoro straordinario va richiesto con anticipo di almeno un giorno. Solo nel caso di emergenza comporta il recupero del riposo in un altro momento.
Quando è straordinario e quando maggiorazione di notte
Una specifica merita il caso del lavoro notturno, cioè dalle 22:00 alle 06:00 del mattino seguente.
Se viene chiesto uno straordinario in orario notturno al lavoratore, che eccede cioè il suo orario di lavoro, al normale costo orario verrà aggiunto un ulteriore 50%.
Se invece l’orario di lavoro ordinario è in orario notturno, ad esempio gli interventi durante la presenza notturna, ci sarà una maggiorazione del 20%.
Quali sono le tipologie di straordinario
Ci sono diverse tipologie di lavoro straordinario, a queste corrisponde anche una diversa attribuzione della percentuale di compensazione:
– del 25%, se prestato dalle ore 6.00 alle ore 22.00;
– del 50%, se prestato dalle ore 22.00 alle ore 6.00;
– del 60% in una delle festività […] o nella giornata di riposo settimanale;
– del 40% se al lavoratore convivente viene chiesto di lavorare nella mezza giornata di riposo settimanale.
Come si gestiscono le festività
Secondo l’art. 16 del CCNL Colf e badanti sono da considerarsi festività le giornate riconosciute tali dalla legislazione vigente; esse attualmente sono: – 1° gennaio,
– 6 gennaio,
– lunedì di Pasqua,
– 25 aprile,
– 1° maggio,
– 2 giugno,
– 15 agosto,
– 1° novembre,
– 8 dicembre,
– 25 dicembre,
– 26 dicembre,
– S. Patrono.
In questa giornate il lavoratore avrà diritto al completo riposo, fermo restando che il datore di lavoro corrisponderà la normale retribuzione, che in questo caso viene conteggiata in 1/6 dell’orario settimanale.
Le festività vengono pagate a prescindere che in quel giorno fosse prevista o meno la prestazione lavorativa.
Se durante la festività viene richiesta comunque la prestazione lavorativa, alla badante verranno pagate le ore previste con uno straordinario del 60%.
In caso di festività infrasettimanale coincidente con la domenica o con il giorno di riposo, il lavoratore avrà diritto al recupero del riposo in altra giornata o, in alternativa, al pagamento di 1/26 della retribuzione globale di fatto mensile.
L’importanza della corretta gestione del rapporto di lavoro.
Assumere una badante vuol dire diventare un datore di lavoro, che implica conoscere bene le regole del contratto, rispettarle e farle rispettare, gestire in modo funzionale la relazione, l’amministrazione, ecc.
Insomma fare il datore di lavoro è un lavoro.
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