Come gestire correttamente il riposo della badante, ed evitare problemi.
FamKare è un punto di osservazione privilegiato sulle esigenze di assistenza domiciliare delle famiglie, un mondo che solo in apparenza è statico.
E il riposo della badante è sempre più un nodo centrale nei rapporti di lavoro.
Le famiglie sono sempre più sature dal punto di vista della gestione del tempo. E se hanno la necessità di attivare assistenza domiciliare per un proprio caro si trovano di fronte allo scoglio di dover gestire i riposi della badante. Come abbiamo sempre detto essere la famiglia che assume una badante diventa automaticamente datore di lavoro, con tutto quello che ne comporta.
Ci sono famiglie che hanno necessità di portare il riposo delle due ore al giorno in orari diversi da quelli pomeridiani, di coprire il sabato e la domenica, di prestare assistenza anche durante la notte … le problematiche sono spesso complesse, ma solo in apparenza.
La badante che non fa il riposo espone la famiglia a un rischio di vertenza. Come per la famiglia non è così chiaro il CCNL altrettanto lo è per la badante, che a scanso di equivoci spesso ricorre a soggetti terzi per verificare se i suoi diritti sono stati intaccati.
Nel tempo abbiamo visto svilupparsi un fitto sottobosco di personaggi che aizzano la badante verso il proprio ex-datore di lavoro, accampando diritti spesso inesistenti, solo per spillare soldi alla famiglia.
La linea di FamKare è semplice ed è quella più diretta: famiglia e badante seguono le regole. Il tutto alla luce del sole.
I tempi di riposo della badante: conoscere per gestire
La badante convivente ha un riposo settimanale consecutivo di 36 ore, che si traduce in un giorno e mezzo. Questo riposo viene generalmente distribuito tra il sabato e la domenica. Anche se il contratto dice che il giorno di riposo è la domenica e l’altra mezza giornata può essere collocata nel corso della settimana.
Il CCNL di riferimento per FamKare dice addirittura che la domenica può essere giorno lavorativo e che il riposo può essere distribuito negli altri giorni della settimana.
Hai bisogno della badante 6 giorni su 7? Non c’è problema, si applica il 40 % di straordinario. Ricorda: pagare in chiaro rimane tracciato, il “nero” no.
Fate sempre 2 conti. Perché il costo dello straordinario non è poi così distante da ciò che le famiglie riconoscono alla badante per gli “extra” in nero.
Il lavoratore non convivente ha un orario di lavoro che può essere distribuito in 6 giorni su 7. Il suo giorno di riposo è la domenica.
Il CCNL di riferimento per FamKare dice la domenica può essere giorno lavorativo e che il riposo può essere collocato negli altri giorni della settimana.
La soluzione? Non fare tu il datore di lavoro…
FamKare promuove la soluzione del contratto in somministrazione. La badante va in famiglia assunta da un’agenzia per il lavoro.
In questo modo FamKare ha la possibilità di verificare il rispetto delle regole, dei riposi, etc … e di fare sviluppare il rapporto di lavoro su basi di tranquillità e certezza.
State alla larga da chi promette, promette…
Famiglie, ricordate sempre che ricerca, selezione e somministrazione sono funzioni esercitabili da soggetti che hanno le relative autorizzazioni.
Non cadete nel tranello di pseudo-agenzie (cooperative) che vi dicono di gestire il rapporto di lavoro al vostro posto. Chiedete sempre chi assume la badante e chi è il datore di lavoro. Se il datore di lavoro siete voi state pagando somme per avere garanzie fittizie (abbonamenti per sostituzioni, selezioni, etc …).
Se il datore di lavoro siete voi, rispondete voi.
Il family coach di FamKare
Il family coach di FamKare è sempre accanto alla famiglia per guidarla alle migliori soluzioni per sé e per il proprio anziano da assistere.
I rapporti di lavoro vanno manutenuti mentre si sviluppano. E il family coach di FamKare è l’interlocutore privilegiato per sviluppare l’assistenza domiciliare come un periodo di serenità e di benessere per tutta la famiglia.