Qual è il giusto livello contrattuale della badante?

Uno dei motivi per cui la badante fa vertenza è l’errato inquadramento contrattuale della badante, qual è dunque il giusto livello contrattuale della badante?

Approfondiamo questo aspetto in questo capitolo, vedendo quali sono i livelli contrattuali della badante e come capire qual è quello giusto.

Scopriamolo insieme in questo sedicesimo capitolo del Manuale per Famiglie Badante Zero Pensieri.

Cosa sono e quali sono i livello del contratto colf e badanti

Partiamo dalla base: nel contratto collettivo nazionale Colf e Badanti (CCNL), come in tutti i contratti di lavoro di tutti i settori, sono previsti diversi livelli, a cui corrispondono diverse mansioni, responsabilità e di conseguenza stipendi.

I livelli contrattuali del CCNL Colf e Badanti sono descritti all’Art. 9 e sono quattro: A, B, C, D. A ciascuno di questi livelli corrisponde anche un livello “Superiore”, che riguarda proprio l’assistenza alla persona.

Avremo quindi i livelli AS, BS, CS e DS.

Quindi la prima attenzione da porre è che il livello con cui si inquadra una badante al momento dell’assunzione sia di tipo “Super”, proprio perché sarà quello è in linea con i lavori di cura di anziani. 

Se cerchi una guida completa, ti invitiamo a leggere la nostra Guida alla gestione della badante.

Le differenze tra i diversi livelli badante: tabella contrattuale

I livelli contrattuali si distinguono per gradi diversi di competenza, mansioni e stipendi.

Proviamo quindi a vedere in questa tabella quali sono le principali distinzioni per competenze e mansioni, proprio come definito dal CCNL Colf e Badanti

Come si vede dalla tabella con l’aumentare del livello aumentano la complessità delle mansioni, la gravità della persona da assistere, che passa dall’essere autosufficiente a NON autosufficiente, così come il grado di autonomia.

Se infatti al Livello AS il lavoratore è sotto il diretto controllo del datore di lavoro, al Livello DS il lavoratore ha totale responsabilità e autonomia decisionale sulla sua attività.

In quest’ultima categoria ad esempio rientrano gli ASA e gli OSS, in quanto devono avere una competenza certificata dalla Regione di almeno 500 ore di formazione.

Le differenze di compenso tra i vari livelli

Il tema dei compensi dei lavoratori in base ai diversi livelli vengono trattati negli articoli 34 e 35 del CCNL Colf e Badanti.

Per quel che riguarda il dettaglio dei compensi vi sono degli specifici allegati, che per semplicità riassumiamo in questa tabella, ma che in vista di un’assunzione vi invitiamo ad approfondire ulteriormente con gli appositi consulenti.

In questa tabella trovate quindi i minimi contrattuali aggiornati al 2024.

I compensi qui sotto riportati si intendono come lordo lavoratore, a questi poi vanno aggiunti poi 13^, TFR, contributi, Cassa Colf, Ferie, indennità di vitto e alloggio nel caso delle conviventi, ecc.

Nella tabella per ogni singolo livello trovi sia per lavoro convivente che per assistenza a ore.

A questo va aggiunta una indennità per assistenza a più persone di € 102,88 al mese per il personale convivente.

Dove si commettono la maggior parte degli errori?

Uno dei principali errori è quello di non definire bene il livello di autosufficienza dell’anziano, se quindi il lavoratore viene assunto con un Livello BS, ma in realtà la persona non è autosufficiente, e quindi il livello corretto è il CS, si rischia la vertenza.

Idem se a fronte di una situazione molto fragile dell’anziano, per maggiore tutela si assume un lavoratore con l’attestato di OSS o ASA per essere più sicuri, ma lo si contrattualizza come livello CS per personale non formato, anziché DS, altrettanto si rischia.

È importante sapere cosa si sta cercando, qual è il budget che vogliamo destinare. Se spesso questi errori infatti capitano per scarsa conoscenza delle regole, talvolta dietro vi è la volontà di pagare meno una maggiore competenza.

È chiaro che questo non solo è un illecito da un punto di vista contrattuale, ma è anche una mossa che mette a rischio la serenità dell’anziano da assistere in primis, e del resto della famiglia poi.

Come hai visto anche in questo capitolo, gli aspetti da tenere in considerazione quando si assume una badante sono davvero molti. Per questo noi diciamo che fare il datore di lavoro è un lavoro!

Se pensi di non farcela da solo, vieni a scoprire come puoi gestire la badante in tutta tranquillità con FamKare e il metodo BadanteZeroPensieri.

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