Nei precedenti capitoli abbiamo visto quali sono le mansioni e le competenze da cercare in una Colf. Ora capiamo come selezionare la colf giusta per la tua famiglia.
Che sia per un impegno costante e di tante ore durante la settimana o un servizio sporadico è importante trovare la persona a cui poter affidare la tua casa in modo sereno.
In questo capitolo ti voglio quindi svelare i segreti per tenere al meglio il colloquio conoscitivo.
Il primo problema di molte famiglie è che si trovano davanti potenziali candidate senza sapere bene cosa stanno cercando da un lato, e dall’altro senza conoscere le basi del rapporto di lavoro domestico.
Questo fa sì che scegliere una colf piuttosto che un’altra si riduca a questione di sensazioni e simpatie, che poco ci dicono se veramente sa fare o no il lavoro per cui la stiamo prendendo.
Chi l’ha detto che la colf deve esserci simpatica?
Sfatiamo subito un mito: la colf non deve esserci simpatica, è un lavoratore e deve avere alcune caratteristiche di base che ci dicono se può esserci di aiuto oppure no. Quindi per selezionare la colf giusta la simpatia non è sicuramente il primo elemento da tenere in considerazione.
Presumibilmente anche tu che stai leggendo ti sei trovato a sostenere un colloquio di lavoro, o quanto meno ti sei trovato nella situazione di dover fare subito una buona impressione al tuo interlocutore, che sia un cliente, un potenziale datore di lavoro o persino il tuo potenziale partner. Sappiamo bene entrambi che all’inizio mostriamo sempre i nostri lati migliori, magari enfatizzandoli, ma sul lungo periodo non è sempre facile mantenere quello standard. Lo stesso vale anche per la colf.
Certamente il lavoro di colf ha molto a che fare con la relazione: entra in casa nostra, e spesso ha a che fare con i nostri cari… insomma un livello di intimità altissimo. Per questo quella che ci appare essere “una buona persona” ci mette subito in zona di comfort.
Ma sarà veramente così? Come capire se una colf fa al caso nostro oppure no?
Ecco le 5 cose da fare SEMPRE in un colloquio con la Colf.
- La preparazione
Una volta che hai capito cosa ti serve, prepara una lista di domande uguali per tutte, in questo modo le risposte saranno paragonabili.
Inoltre se puoi fai i colloqui tutti lo stesso giorno, in questo modo avrai tendenzialmente lo stesso stato d’animo con tutte, quindi sarà più facile metterle a confronto in modo omogeneo.
Informati su: mansioni, orario di lavoro, livelli contrattuali, quanto costa veramente una colf, la gestione dei riposi e degli straordinari. Cerca in internet o rivolgiti a un’agenzia o un patronato. Anche nel nostro blog ci sono già molte informazioni in questo senso.
- Chiedi subito se vuole lavorare in regola
Come prima cosa, in modo molto diretto chiedi se vuole il contratto oppure no.
Se ti risponde di no passa alla candidata successiva: chi lavora sempre in nero, oltre a essere un illecito, è anche abituato a non avere regole e sarà ingestibile, oltre che non sempre affidabile e magari ti troverai a doverla rincorrere per assenze o ritardi ingiustificati.
Due domande indirette per capire subito se la persona vuole veramente lavorare in regola oppure no sono:
- “Hai lavorato sempre in regola?”
- “Percepisci l’indennità di Disoccupazione o Reddito di Cittadinanza?”
Questa seconda domanda è molto importante, perché spesso chi recepisce questi sostegni difficilmente ci rinuncia, e stai favoreggiando una truffa ai danno dello Stato.
- Verifica le referenze
Uno dei passaggi per selezionare la colf giusta è sicuramente la verifica delle referenze.
Fatti dare sempre almeno una o due referenze dei lavori precedenti e dopo il colloquio, se la persona ti è piaciuta, chiama le altre famiglie presso cui ha lavorato. Innanzitutto puoi verificare quello che ti è stato detto, puoi magari dipanare qualche dubbio che ti è sorto in fase di incontro.
Una sola attenzione: non è detto che se la colf è stata perfetta per un’altra famiglia lo sia anche per la tua, quindi usa le referenze come una parte importante della selezione, sì, ma non come unico metro di valutazione.
- Chiedi quanto è durato il suo lavoro più lungo
Se il suo lavoro più lungo non supera i 18/24 mesi accendi un campanello di allarme. Non solo non ti darà stabilità, ma potrebbe nascondere problemi importanti che non mostra in fase di colloquio di selezione.
Si sà l’attività di colf può essere caratterizzata da molta variabilità, dai servizi a lungo termine, a quelli occasionali.
Ovviamente dipende anche cosa stai cercando: cerchi una donna per due o tre ore la settimana? Cerchi qualcuno che ti gestisca la casa dalla A alla Zeta tutti i giorni della settimana? Cerchi qualcuno che oltre alle pulizie ti aiuti anche nell’accompagnare i figli a scuola e le varie attività pomeridiane?
Come già detto anche questo incide sulla valutazione delle sue competenze, ovvero sapere cosa ti serve.
- Chiedi perché sono terminati i suoi ultimo 2 o 3 lavori
Questa domanda ovviamente si collega alla precedente.
Se le risposte sono più o meno tutte: erano cattive persone e me ne sono andata, ho avuto problemi a casa e ho dovuto lasciare il posto di lavoro, mi hanno cacciata, ecc. Beh ovviamente qui ci sono da accendere diversi campanelli di allarme. Probabilmente non stai selezionando la colf giusta per la tua famiglia.
A questo punto chi scelgo?
Per selezionare la colf giusta è importante avere chiare quali sono le tue priorità: scegli quella che si avvicina a queste.
Hai bisogno di una colf velocemente?
La tua priorità sarà coprire il servizio, non trovare quella che soddisfa tutti i tuoi requisiti.
Sarà sufficiente che abbia un po’ di esperienza, si voglia far assumere in regola, abbia fatto questo lavoro con una certa stabilità nel tempo e magari abbia delle buone referenze.
Hai più tempo per cercarla? Potrai valutare molti più aspetti ed entrare nel merito delle cose.
Quello che rimane in entrambi i casi è che da un lato tutto non si può avere, dall’altro la colf perfetta (ammesso che quella che hai in testa sia perfetta) non esiste.
Sicuramente un ruolo determinante lo avrà l’inserimento che farai alla colf al momento dell’assunzione, per farle capire esattamente cosa vuoi che faccia e quali sono gli standard di gestione della casa e pulizia a cui sei abituata.
Ultimo consiglio: nessuno gestirà mai la casa esattamente come lo farai tu, questa è una aspettativa errata. Stabilisci lo standard minimo e accetta che finalmente c’è qualcuno che lo fa al posto tuo.