Stipendio Colf e Badanti 2025: i nuovi importi dopo gli aumenti

Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le nuove tabelle retributive per colf e badanti.

Questi adeguamenti salariali sono stati stabiliti dall’art. 38 del Contratto Collettivo Nazionale Colf e Badanti, per allineare le retribuzioni al costo della vita e garantire una adeguata remunerazione ai lavoratori domestici.

L’aumento previsto per quest’anno degli stipendi colf e badanti è di circa l’1% rispetto allo scorso anno.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i nuovi compensi per colf e badanti nel 2025.

Sommario

Nuove Retribuzioni per Colf e Badanti Conviventi 2025

 Abbiamo approfondito i diversi livelli contrattuali nel 16° capitolo del nostro manuale.  

Qui analizziamo gli stipendi minimi per colf e badanti conviventi aggiornati al 2025, calcolati su una media di 234 ore mensili (54 ore settimanali)..

Livello

Retribuzione mensile 2025

Aumento dal 2024

Livello A

€ 736,25

+ € 7,00

Livello AS

€ 870,13

+ € 8,27

Livello B

€ 937,06

+ € 8,91

Livello BS

€ 1.003,99

+ € 9,55

Livello C

€ 1.070,94

+ € 10,18

Livello CS

€ 1.137,86

+ € 10,82

Livello D

€ 1536,60

+ € 14,61

Livello DS

€ 1602,95

+ € 14,67

Questi importi rappresentano la paga base senza considerare eventuali maggiorazioni contrattuali, come l’assistenza a due persone non autosufficienti (+10%), o accordi personalizzati tra famiglia e lavoratore.

Un altro elemento da considerare nel compenso del lavoratore convivente è l’indennità di vitto e alloggio, che deve essere pagata durante ferie o assenze in cui il lavoratore non usufruisce di vitto e alloggio.

Se vuoi un approfondimento completo leggi anche la nostra Guida al costo della badante.

Nuovi Stipendi Minimi per Colf e Badanti Non Conviventi 2025

Ecco le retribuzioni aggiornate per i lavoratori domestici non conviventi che lavorano su base oraria.

Livello

Retribuzione oraria 2025

Aumento dal 2024

Livello A

€ 5,35

+ € 0,05

Livello AS

€ 6,30

+ € 0,06

Livello B

€ 6,68

+ € 0,06

Livello BS

€ 7,10

+ € 0,07

Livello C

€ 17,49

+ € 0,07

Livello CS

€ 7,91

+ € 0,08

Livello D

€ 9,12

+ € 0,09

Livello DS

€ 9,50

+ € 0,09

 

Quanto Aumenta il Costo Mensile per le Famiglie?

Abbiamo visto l’aumento della retribuzione del lavoratore per la badante, ma chiaramente lo stipendio della badante è solo una delle voci che compone il costo complessivo per la famiglia.
La famiglia, infatti, in qualità di datore di lavoro, deve ragionare esattamente come un’azienda e quindi calcolare il costo del lavoro complessivo, che include:
  • compenso del lavoratore (vedi le tabelle sopra)
  • rateo ferie
  • rateo 13^
  • rateo T.F.R.
  • contributi INPS
  • contributi Cassa Colf (Assicurazione infortuni).
 
Vediamo quindi quanto sono le spese per le famiglie, tenuto conto dei costi complessivi dell’assunzione del lavoratore, partendo dal minimo contrattuale.

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Costo del Lavoro per la Famiglia – Colf e Badanti Conviventi

Oltre alla retribuzione mensile, le famiglie devono considerare il costo totale del lavoratore, che include contributi previdenziali e assicurativi, ratei per ferie e TFR, nonché eventuali indennità previste dal contratto collettivo. Questa panoramica offre una stima realistica delle spese complessive.

LivelloCosto Mensile 2025 – Convivente
A€ 1.182,71
AS€ 1.349,65
B€ 1.433,10
BS€ 1.516,56
C€ 1.600,04
CS€ 1.683,48
D€ 2.180,68
DS€ 2.264,13

Costo Mensile per Colf e Badanti Non Conviventi a Ore

Per i lavoratori non conviventi, il costo orario comprende non solo la retribuzione base, ma anche contributi previdenziali, ratei e altri oneri previsti per legge. Questa tabella aiuta le famiglie a calcolare l’impegno economico complessivo.

LivelloCosto Orario 2025 – Non Convivente
A€ 7,62
AS€ 8,81
B€ 9,28
BS€ 9,80
C€ 10,29
CS€ 10,81
D€ 12,32
DS€ 12,80

Attenzione alle Offerte Troppo Basse

Ci sono molte “sedicenti” agenzie badanti che forniscono preventivi ben più bassi dei reali costi del lavoro, cosa che è tecnicamente impossibile se oltre al lavoratore si fa pagare anche una quota per il servizio.
I motivi sono fondamentalmente due:
 
1. non tutti i costi sono in chiaro, quindi alla fine ti troverai a spendere molto di più di quello che ti era stato preventivato, semplicemente perché ti erano state omesse, o meglio nascoste, alcune voci di costo,
 
2. il lavoratore non è assunto regolarmente, quindi oltre a esporti a vertenze sindacali, rischi anche di trovare un lavoratore demotivato da scarse tutele e basso stipendio.
Quindi attenzione agli specchietti per le allodole di molte agenzie, potrebbero riservarti spiacevoli sorprese.

 

Stretta del Governo sull’Evasione dei Contributi

Dal 2024, INPS e Agenzia delle Entrate incrociano i dati per verificare la regolarità contributiva delle famiglie e dei lavoratori. Questo sistema di controllo mira a garantire il versamento corretto dei contributi previdenziali e a prevenire irregolarità. La misura rientra tra le azioni previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per contrastare il lavoro sommerso e rafforzare il sistema di protezione sociale.

Le sanzioni per l’omesso versamento dei contributi possono variare:

  • Multe da € 1.500 a € 12.000 per lavoratore irregolare

  • Maggiorazioni per ogni giorno di irregolarità

  • Possibile obbligo di assunzione regolare con pagamento degli arretrati e relativi interessi

 

Benefici Fiscali per le famiglie che Assumono Regolarmente

Che vantaggi ci sono per le famiglie che assumono regolarmente badanti e colf in dichiarazione dei redditi?

Abbiamo trattato approfonditamente il tema nell’articolo del Blog “Detrazioni e deduzioni Colf e Badanti: scopri i vantaggi fiscali nella dichiarazione dei redditi“.

In sintesi la famiglia può dedurre i contributi pagati al lavoratore e detrarre parte della spesa per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti. Di seguito alcuni punti essenziali delle misure:

  • Detrazione per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
Detrazione del 19% di massimo € 2.100 all’anno, per persone non autosufficienti (basta la dichiarazione del Medico di Base), il cui reddito non superi € 40.000 all’anno.
  • Deduzioni dei contributi versati
Riduzione dell’imponibile IRPEF con la deduzione dei contributi versati per un massimo di € 1.549,37.
Dallo scorso anno è allo studio l’aumento della quota detraibile, al momento (gennaio 2024) la quota è ancora la stessa.
 

Conclusioni

Con l’entrata in vigore delle nuove tabelle retributive nel 2025, è essenziale che datori di lavoro e lavoratori domestici siano informati sugli importi aggiornati e sugli obblighi contributivi. Una gestione accurata delle retribuzioni e dei contributi garantisce un rapporto di lavoro trasparente e conforme alla normativa vigente.

Per ulteriori dettagli e per una consulenza personalizzata, non esitate a contattarci. Siamo a vostra disposizione per assistervi nella gestione del rapporto di lavoro domestico.

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