Impara a ragionare da datore di lavoro quando devi assumere la badante ed evita il 90% dei problemi, anche gravi!
In questo articolo troverai 7 consigli per imparare dagli imprenditori a gestire il personale.
“Pensavo di spendere per la badante circa 1.000 euro al mese”: questa è una delle principali frasi che ci sentiamo dire dalle famiglie che si rivolgono a noi. Questa nasconde un gravissimo errore: ragionare da dipendente e non da datore di lavoro.
Pensare al costo della badante come al netto in busta paga fa sì che non ci si possa preparare adeguatamente a questo appuntamento. Ecco perché bisogna imparare a ragionare da imprenditore quando si assume una badante.
Quanto costa un lavoratore all’azienda?
Se hai un lavoro dipendente puoi ben immaginare che il tuo costo per l’azienda sia superiore al netto che percepisci in busta paga.
Hai mai provato a chiedere all’ufficio del personale quanto è il tuo costo lavoratore per l’azienda?
Scoprirai che un lavoratore dipendente costa in media quasi il doppio del netto che vede il lavoratore in busta paga. Ci sono infatti INAIL, INPS, IRPEF, le ferie, i ROL, le festività soppresse, il TFR, la 13^ e in alcuni contratti la 14^, ecc.
Anche la badante è un lavoratore dipendente, ed è solo grazie ad un regime contributivo più basso che alla famiglia costa meno di un dipendente di una qualunque azienda, ma comunque costa almeno il 40-50% in più del netto in busta paga.
La famiglia è la più diffusa micro impresa in Italia
Dall’ultimo rapporto di Domina sul lavoro domestico in Italia risulta che oggi siano circa 2.7 Milioni di famiglie che hanno alle loro dipendenze, con regolare contratto e non, badanti, colf e babysitter. Praticamente le famiglie in Italia oggi sono la prima micro impresa del Paese per numero di datori di lavoro in un unico settore.
Eppure solo il 40% del personale domestico oggi ha un regolare contratto, contro una media degli altri settori economici dell’87%.
C’è sicuramente la difficoltà per le famiglie a sostenere la spesa della badante, anche se non è così vero che la badante in nero costa meno della badante in regola (vedi l’articolo Quanto costa avere una badante in nero nel nostro blog).
Più spesso però c’è una importante carenza di informazione, che porta le famiglie ad affrontare il momento del bisogno della badante in piena emergenza, e con pochissime informazioni. Nella maggior parte dei casi ci si affida al passa parola, si fa la prova in nero con l’obiettivo di assumere la badante, salvo poi trovarsi incastrati in una situazione che permane nel tempo, da cui è difficile uscire.
Imparare a ragionare da imprenditore
La famiglia che ha al proprio interno un anziano è fondamentale che si prepari a diventare datore di lavoro di una badante, anche quando l’anziano sta ancora abbastanza bene.
L’invecchiamento non è sempre un processo lineare. L’aggravamento è sempre dietro l’angolo e se non si è pronti ad affrontarlo il prezzo emotivo, prima ancora economico, che si paga è molto alto.
Cosa vuol dire dunque per la famiglia imparare a ragionare da imprenditore?
Quando il titolare di una azienda ha necessità di assumere una nuova persona fa 7 passi che è fondamentale impari a seguire anche tu.
1. Analizzare il bisogno e capire di che tipo di risorsa gli serve
Un imprenditore sa come funziona la sua azienda, cosa gli serve per raggiungere un determinato obiettivo, che sia di fatturato, di posizionamento sul mercato, ecc.
Per raggiungere quell’obiettivo definisce che tipo di persone gli servono in azienda per raggiungerlo.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- Se il mio familiare anziano ha un problema di salute chi se ne occuperà?
- Quanto tempo personale posso dedicare direttamente all’assistenza?
- Quanti sono i familiari come me che possono farsi carico di un po’ di assistenza?
- Quante risorse posso mettere in campo? O dove posso trovarle
2. Inquadrare bene le mansioni di cui si ha bisogno e renderle compatibili con il Contratto Collettivo Nazionale del settore e con il reale mercato del lavoro
Avere chiaro cosa fa un lavoratore, quali sono le mansioni previste per quel ruolo a livello contrattuale, quanto è facile o meno reperirlo sul mercato, sono aspetti fondamentali da analizzare per assumere una persona all’interno di una azienda.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- So quali sono le mansioni della badante?
- Quali sono i livelli contrattuali corretti per assumere una badante?
- Con che tempi devo muovermi per trovare in tempo una badante? Una settimana? Due giorni?
3. Calcolare il costo al mensile o annuale del lavoratore per l’azienda
L’azienda poi calcola quante ore ha bisogno di quella figura, si fa calcolare quanto è il costo mensile e/o annuale e mette a budget le risorse per pagare il lavoratore. Valuta con i suoi consulenti eventuali contributi dello Stato per le nuove assunzioni.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- Conosco il reale costo del lavoro della badante?
- Come reperisco i fondi necessari per pagarla?
- Ci sono contributi pubblici che posso utilizzare per abbattere il costo della badante per la mia famiglia?
- Ci sono assicurazioni o mutue private che mi possono finanziare il costo della badante?
4. Elaborare un annuncio di lavoro e avviare la ricerca
Quando l’imprenditore ha chiaro che tipo di lavoratore gli serve, per quanto tempo, quanto è il suo costo, e quindi lo stipendio da proporre, elabora un annuncio di lavoro, o direttamente sui canali specifici per la ricerca del personale (esempio portali Online, LinkediIn, ecc), oppure affida la ricerca a un’agenzia per il lavoro che cerchi la persona al posto suo.
L’annuncio di lavoro viene ovviamente scritto in modo da attirare il maggior numero dei candidati, presentando al meglio l’azienda, senza mentire, ma con la logica che in un’epoca in cui c’è scarsità di lavoratori, l’annuncio di lavoro diventa anche attività di marketing.
Ecco perché molte aziende ad esempio inseriscono nell’offerta di lavoro anche benefit come i buoni pasto, buoni carburanti o attività di welfare aziendale.
Anche le badanti scarseggiano, quindi possono scegliere il servizio che più sentono in linea con le loro aspettative, che possono essere economico, comodità dei trasporti, vicinanza alla famiglia, difficoltà del lavoro, ecc.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- Cosa devo comunicare per spiegare bene che tipo di figura mi serve?
- Come posso presentare al meglio il lavoro nella mia famiglia a una badante?
- Quali benefit posso prevedere per la badante?
5. Selezionare il lavoratore e fare una proposta economica
Una volta fatti i colloqui di lavoro, l’imprenditore individua la risorsa più idonea è gli fa una proposta economica che tenga conto dell’esperienza della persona da assumere, di quanto è il compenso medio di quelle figure sul mercato e di quanto posso spendere come azienda.
Inoltre l’offerta di lavoro scritta include l’orario di lavoro, la data di inizio, la mansione prevista, il livello contrattuale, eventuali benefit, ecc.
La logica è: patti chiari, amicizia lunga! Più gli accordi sono chiari e scritti, meno problemi di fraintendimenti ci sono. Un buon modo per far partire con il piede giusto la collaborazione, non trovi?
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- So quanto prende mediamente una badante convivente o a ore o di notte?
- Posso permettermi una badante esperta che mi costa un po’ di più o accetto una badante più basica, sapendo che la dovrò seguire di più, ma che mi costa meno?
- Quando ne ho bisogno? Per quante ore? Per quanto tempo?
6. Si sottoscrive il contratto di lavoro e si organizza l’inserimento con l’eventuale formazione iniziale
Quando il lavoratore accetta la proposta si passa alla stesura del contratto, che prevede già al suo interno un periodo di prova, durante il quale da entrambe le parti si può procedere a risoluzione immediata.
Inoltre l’inserimento di un lavoratore in azienda prevede che ci sia un affiancamento e formazione iniziale più o meno lungo, a seconda che il lavoratore abbiamo più o meno esperienza, e dalla complessità del lavoro nell’azienda.
Chiaramente ogni impresa ha il suo modo di lavorare, pertanto anche se il lavoratore ha molta esperienza, va formato sulle procedura della nuova azienda, sulla sua organizzazione interna, sugli strumenti di lavoro che possono essere di marche e modelli diversi, ecc.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- So a chi rivolgermi per la stesura del contratto della badante?
- Chi si occuperà dell’affiancamento della badante quando inizierà a lavorare?
- Come posso organizzare le attività quotidiane per insegnarle al meglio alla badante?
7. Gestire il rapporto di lavoro secondo le regole contrattuali e sindacali
Una volta che il rapporto di lavoro è iniziato è importante mantenerlo entro le regole del contratto di lavoro previsto. L’imprenditore registra e controlla le presenze, svolge tutti gli adempimenti burocratici per la corretta gestione del contratto, concorda le regole per le ferie, i permessi, ecc.
Le domande che si deve fare la famiglia che ragiona da impresa:
- Registro ogni mese le presenze del lavoratore?
- Ho chiarito quando può andare in ferie e quando no?
- Ho stabilità come pagare lo stipendio e in che giorno del mese?
- Sto pagando regolarmente i contributi.
Questi sono alcuni passaggi fondamentali che deve tenere in considerazione la famiglia che vuole assumere una badante. Solo ragionando da imprenditore si potrà avere un rapporto chiaro, con regole precise e aspettative governate da entrambe le parti.
Troppe famiglie affrontano questo passo impreparate, questo fa sì che l’unico modo per far funzionare il rapporto con la badante sia la fortuna.
So che tutto quello che ti ho descritto è molto complesso, essere datore di lavoro non è facile. Ecco perché è importante formarsi e prepararsi a farlo.
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