Non sai da che parte iniziare per fare accettare la badante al tuo anziano? Tranquillo non sei solo.
Ecco 3 modi per riuscire in questa impresa
Parliamoci chiaro!!! La badante che entra in casa per svolgere il suo servizio di assistenza invade uno spazio che l’anziano e la sua famiglia considerano intimo.
Magari la badante occupa anche la stanza che una volta era del figlio o dei figli, per cui c’è proprio un rimpiazzo dal punto di vista fisico di uno spazio dedicato.
E la fisicità ha spesso un riflesso anche nella mente delle persone.
E’ per questo che molti anziani hanno difficoltà ad accettare in casa una persona. Perché, da una parte la percepiscono come un’invasione del proprio spazio; dall’altra perché viene “certificata” la propria non autosufficienza. E questo non fa proprio piacere a nessuno.
In questo senso, c’è chi la badante la vive come una sorta di stigma sociale, ha paura di essere giudicato negativamente dalla propria cerchia di relazioni.
Ci sono anche casi in cui si assiste a un vero e proprio “ricatto emotivo” da parte dell’anziano verso i figli, con il tentativo più o meno consapevole di installazione del senso di colpa.
Come fare quindi in modo che il tuo caro anziano accetti la situazione e consideri la badante come un aiuto e non come un ostacolo?
Lo diciamo fin da subito: a niente serve la gradualità. Qualcuno contatta FamKare per chiedere un’assistenza graduale, da oraria a convivente, con l’obiettivo di “abituare” l’anziano alla presenza in casa di altre persone.
Ma non è questa la strada da affrontare perché basata su una motivazione sbagliata. E quindi ciò che ci si costruisce sopra è fragilissimo.
Il primo modo a qualcuno sarà brutale, ma occorre mettere a fuoco di chi è l’interesse ad avere la badante.
E’ dell’anziano che è entrato in una fase di non autosufficienza oppure è dei figli che non possono dedicare tempo al genitore e avere a disposizione il tempo per lavorare e per la propria famiglia?
E la risposta corretta non può che essere la prima. Il resto è una conseguenza.
Lo sappiamo che qualche volta emotivamente è difficile accettare il pensiero lineare, ma il rischio che si corre è quello di perdere tempo inseguendo una conciliazione delle esigenze davvero troppo complicata da raggiungere.
Il secondo modo è fare venire meno la propria disponibilità per alcune attività da fare nella casa del tuo anziano. Come per esempio andare dal medico a ritirare la ricetta e quindi andare in farmacia oppure a fare la spesa. Sposta la tua presenza verso i momenti di qualità, come passare insieme il tempo chiaccherando o per fare un po’ di brain fitness.
E lascia fare il lavoro pratico a qualcun altro.
La soluzione di fare il lavoro pratico (la spesa, le pulizie, etc …) non toglie all’anziano il desiderio di passare insieme il tempo di qualità. Per cui metti in ordine le tue priorità.
Non farti problemi a stabilirle: tieni per te il tempo di qualità. Dai ad altri il compito di eseguire il tempo che di qualità non è.
Il terzo modo per fare accettare la badante ai tuoi anziani è stabilire un perimetro.
Anche alla badante è gradito avere i propri spazi, sia di tempo che fisici. Per cui in lei troverai un’alleata.
Alla fine si tratta di una convivenza, dettata da esigenze di cura e assistenza da una parte e da motivi di lavoro dall’altra.
Essere forzati a stare sempre insieme perché questa è i figli pretendono la “marcatura” stretta non è funzionale per niente.
Ricapitoliamo quali sono i 3 modi per fare accettare la badante al tuo anziano:
- L’interesse ad avere la badante è di chi non è autosufficiente. La badante non sarà mai un sostituto degli affetti più cari, come i figli, per la persona anziana
- Concentrati sul tempo di qualità con il tuo anziano. Delega ad altri le incombenze quotidiane
- Stabilisci i perimetri, tra anziano e familiare.