Ti voglio condividere i 3 fattori chiave che usa chi la selezione la fa di mestiere, per selezionare la badante più adatta per il tuo anziano
Ve la ricordate la pubblicità del più noto tour operator italiano di qualche anno fa? L’abbiamo vista in televisione, sentita per radio, praticamente ovunque. Più o meno faceva così: “Vacanza fai da te? Ahi, ahi, ahi …”. Ve la ricordate ora? Siamo sicuri di sì. A noi di FamKare torna sempre in mente quando ascoltiamo dalla viva voce delle persone che hanno un’esigenza di assistenza anziani le problematiche che hanno dovuto affrontare per cercare la badante, una figura ormai indispensabile in molte famiglie. Tu chi stai cercando? Alla fine le famiglie cercano sempre le stesse cose: una persona di cui potersi fidare, che le sollevi dall’onere dell’assistenza diretta e che curi la persona anziana come se fosse un familiare. Anzi, spesso, meglio di un familiare. Ti ci ritrovi? Ecco perché la selezione di questa importante figura che fa parte della grande famiglia del personale domestico deve tenere in considerazione 3 fattori chiave, determinanti per te che stai cercando la persona più adatta a risolvere la tua esigenza di assistenza anziani.Scopri il primo fattore chiave
Sono davvero tanti i canali attraverso cui la famiglia cerca una badante. Il più ricorrente è il passaparola. Si cerca una badante per conoscenza diretta da parte di una famiglia di amici o parenti. Un canale che molti percorrono è la parrocchia. Si pensa che il prete possa raccomandarci una brava persona, rispettosa, etc … Un terzo canale è la pubblicazione di un annuncio su un sito web di cerco/offro lavoro …. Quello che occorre sempre mettere in conto è che ci vuole tempo. Molte persone che contattano la FamKare lo fanno perché hanno speso davvero molto tempo a cercare una badante, ma la ricerca è stata infruttuosa. La candidata va incontrata, occorre dedicare un po’ di tempo al colloquio per conoscerla bene e farle le domande giuste, va fatta la verifica dei documenti personali (che vanno acquisiti), vanno verificate le referenze, vi dovete mettere d’accordo sul compenso, va stabilito il primo giorno di lavoro, va effettuata l’assunzione. Metti anche in conto che la prima badante che incontri non è quella giusta. Quindi occorre effettuare più di un colloquio, anche solo per rendersi conto delle differenze tra le varie persone. Stiamo parlando delle esperienze maturate nel corso del tempo, dell’attitudine all’assistenza delle persone anziane, delle capacità a seguire il tuo caso specifico. E questa è solo la fase preliminare al lavoro, che è il vero banco di prova. Una persona la si può valutare vedendola all’opera. Da questo punto di vista tieni in conto il requisito dei giorni di prova, che sono sempre previsti a livello contrattuale. Noi di FamKare raccomandiamo sempre di contrattualizzare la badante fin dalla prima ora di lavoro. Solo così hai la possibilità di gestire al meglio il rapporto di lavoro.Il secondo fattore chiave? Inizia per “P”…
Sei arrivato al punto in cui hai trovato la persona che fa al caso tuo. Molti pensano che la badante abbia il pilota automatico, che sappia lei che cosa deve fare e le affidano i propri anziani, la cura della casa, etc … e in molti rimangono delusi. Occorre ricordare che:- il lavoro della badante è l’aiuto domestico generico,
- la badante è semplicemente la sostituta di un familiare della persona anziana
- la badante entra in una casa e tutto è nuovo per lei
- mette a disposizione il suo bagaglio di esperienza, ma non conosce le abitudini della famiglia.